Allagamenti in Sicilia: Catania, Enna, Siracusa e Licata più colpite

Allagamenti in Sicilia: Catania, Enna, Siracusa e Licata più colpite
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Il Dipartimento Regionale della Protezione Civile ha già disposto l’invio di personale e mezzi del volontariato per supportare le operazioni di assistenza alla popolazione colpita dalle fortissime precipitazioni che si stanno abbattendo in Sicilia, in particolare nelle zone di Catania, Enna, Siracusa e Licata, dove le forti piogge hanno causato allagamenti, esondazioni e disagi enormi.

Per quanto riguarda il maltempo alle Eolie, il dipartimento della Protezione civile regionale, che sta monitorando in stretto contatto con il sindaco di Lipari anche la situazione di Stromboli e Ginostra, dove ci sono state 4 persone evacuate, e si invita la popolazione a seguire con attenzione gli aggiornamenti ufficiali ed a rispettare le indicazioni delle autorità competenti, evitando spostamenti non strettamente necessari. La Regione continuerà a seguire da vicino la situazione, con l’obiettivo di garantire il massimo supporto possibile alle comunità colpite dall’emergenza.

A seguito delle forti piogge, l’aeroporto “Falcone Borsellino” di Palermo ha subito allagamenti in alcune sale del Terminal, in particolar modo nell’area bagagli. Si sono verificati anche interruzioni di elettricità che hanno impedito le normali attività di arrivi e partenze. L’aeroporto è tornato operativo dopo le 22 circa di ieri sera.

Il Presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani assicura: “Abbiamo attivato tutte le risorse a nostra disposizione per garantire la sicurezza dei cittadini e il ripristino delle normali condizioni di vita il prima possibile. Nelle prossime ore convocherò la giunta regionale per valutare l’elenco dei danni subiti e stanziare le prime risorse necessarie ad effettuare gli interventi in somma urgenza. Un pensiero speciale va alle famiglie evacuate e a chi sta vivendo in queste ore momenti di paura, come a Licata, dove il fiume Salso ha costretto gli abitanti ad abbandonare le proprie case”.

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