Ok a Elmed, l’interconnessione elettrica sottomarina tra la Sicilia e la Tunisia
Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha autorizzato, Elmed, l’interconnessione elettrica tra Italia e Tunisia che sarà realizzata da Terna e STEG, il gestore della rete tunisina.
Un vero e proprio “ponte energetico” tra Italia e Tunisia, che metterà in collegamento due grandi sistemi elettrici, quelli di Europa e Nord Africa. Realizzata grazie alla sinergia e alla cooperazione tra Terna e Steg, le società che gestiscono le reti elettriche dei due Paesi, ELMED sarà la prima interconnessione in corrente continua tra i due continenti. Un’opera che, grazie alla bidirezionalità dei flussi, garantirà importanti benefici elettrici e ambientali. L’elettrodotto si snoderà tra la stazione elettrica di Partanna, in Sicilia, e quella di Mlaabi, nella penisola tunisina di Capo Bon, per una lunghezza complessiva di circa 220 chilometri (di cui circa 200 km in cavo sottomarino), con una potenza di 600 MW e una profondità massima di circa 800 metri, raggiunti lungo il Canale di Sicilia.
Si tratta di un’infrastruttura di programmazione e coordinamento tra gestori di rete di trasmissione elettrica, istituzioni, banche e territorio senza precedenti: l’obiettivo di ELMED è garantire una maggiore sicurezza, sostenibilità e resilienza nell’approvvigionamento energetico, nonché un aumento degli scambi di elettricità prodotta da fonti rinnovabili, volàno per nuovi investimenti negli impianti di generazione pulita.
Le stazioni elettriche di conversione di Partanna (Trapani) e Mlaabi (Menzel Temime), da cui partiranno i cavi per il trasporto dell’energia, saranno realizzate secondo i più avanzati standard tecnici e tecnologici e nel pieno rispetto dell’ambiente e dei territori circostanti, grazie anche all’utilizzo di architetture e colori in sintonia con il paesaggio. Per l’opera sono stati condotti accurati studi marini e ambientali che hanno consentito di definire il tracciato migliore a tutela dei fondali e degli ecosistemi esistenti. Sostenibilità e attenzione al territorio sono infatti punti cardine del progetto.
