Il territorio di Scicli svenduto al Fotovoltaico

C’era una volta la florida agricoltura sciclitana con grandi cooperative agricole, che hanno segnato lo sviluppo dell’intero territorio. Gli impianti serricoli con le primizie, la coltivazione di fiori, il pieno campo con patate, carote….Di tutto questo oggi è rimasto ben poco, non solo a causa della globalizzazione, ma anche a causa di scelte territoriali discutibili. Nulla da ridire per le nuove fonti energetiche alternative, anzi bisogna incrementarle nei luoghi più appropriati.
E’ il caso dell’insensata decisione, anche dell’amministrazione comunale guidata dal Sindaco Mario Marino, di approvare ed incentivare un enorme piano di ‘svendita’ al fotovoltaico della campagna sciclitana.
Non si è data l’autorizzazione per i nuovi impianti in terreni e zone storicamente mai coltivate, ad esempio colline e zone rocciose, ma inspiegabilmente sono stati individuati terreni pianeggianti e coltivabili.
Ma dove si vuole arrivare?
Ad importare dall’estero anche un pomodoro senza nessuna tracciabilità, coltivato con pesticidi e bromuro di metile, cancerogeno e pericoloso per la salute dei cittadini?