Siccità, gli agricoltori di Coldiretti scendono in Piazza

Siccità, gli agricoltori di Coldiretti scendono in Piazza
Condividi

E’ arrivata la giornata della mobilitazione a Palermo organizzata da Coldiretti di migliaia di agricoltori provenienti da tutta la Sicilia. Parte così l’ennesimo grido d’aiuto dell’agricoltura dell’Isola che combatte da settimane con animali che muoiono di fame e di sete, campi bruciati dalla siccità, con oltre il 70 per cento di grano e fieno andato perso, e con ortaggi e frutta secchi.

“La situazione ad oggi in Sicilia è tragica. In sei mesi – sottolinea Francesco Ferreri, presidente di Coldiretti Sicilia – sono stati costituiti tavoli permanenti, commissioni e sono stati stanziati aiuti, con il risultato che nessuno ha ancora avuto nulla. L’unica azione di supporto concreta – prosegue Ferreri – l’abbiamo fatta noi portando alle aziende un milione e mezzo di chili di fieno per sfamare gli animali. Stiamo correndo il serio rischio di perdere un patrimonio agricolo italiano unico che è anche la sola forma di reddito nella maggior parte della Sicilia”.

Tra pannelli solari installati senza alcuna strategia e la mancanza di pioggia, la Sicilia sta diventando una sconfinata landa desolata. Decenni di indifferenza verso le esigenze reali del settore stanno portando a speculazioni su speculazioni. “In questi giorni – aggiunge Ferreri – arrivano bollette “a 4 zeri” per il pagamento dell’acqua non fornita che hanno dell’inverosimile. Cifre astronomiche per mantenere delle strutture commissariate da oltre 30 anni. Quando piove l’acqua delle dighe non collaudate viene buttata in mare con uno spreco incredibile perché non si vogliono trovare soluzioni tecniche adeguate. E mentre il Governo nazionale ha stanziato 15 milioni a sostegno del settore quello regionale è addirittura assente quando nell’Assemblea si discutono le azioni per i vari comparti. Di fronte a tutto questo – conclude Ferreri – si chiede una svolta definitiva della politica regionale, l’agricoltura deve essere centrale delle scelte economiche e strategiche”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *