Aeroporto di Comiso: siamo alla frutta!

Continua il nostro reportage sulla operatività dell’Aeroporto Internazionale “Pio La Torre” di Comiso. Di “Internazionale e di Aeroporto” sembra essere rimasta solo l’insegna all’esterno. Regna confusione e disorganizzazione totale nella gestione dello scalo. In questi giorni, nel tabellone delle Partenze-Arrivi si alternano o zero voli, oppure un solo volo giornaliero. Un danno economico non solo al territorio del Sud-Est della Sicilia, ma anche alle casse pubbliche, che continuano a finanziare un evidente sperpero di danaro di noi contribuenti.

Forse molti cittadini non sanno che per gestire lo scalo, operativo o meno, c’è da sostenere un piano economico quotidiano a totale carico dello Stato. E’ normale che la società di gestione senza voli non abbia risorse per pagare i costi fissi, che ricordiamo incidono per la società di sicurezza, controllori di volo, Vigili del Fuoco, personale di terra, energia elettrica, pulizie e manutenzione, ecc. e, dulcis in fundo, i “mega stipendi” di chi rappresenta la Sac a Comiso.

Non può essere la continuità territoriale, pagata sempre con soldi pubblici, a risolvere il problema di Comiso. I soli due voli al giorno garantiti da Aeroitalia per Roma e Milano, oltre a non essere competitivi per il prezzo rispetto a Catania, non porterebbero a nessun rilancio dello Scalo comisano.
Vi ricordiamo, inoltre, che i bandi per incentivare le rotte pubblicati dal Libero Consorzio Comunale di Ragusa e dalla Camera di Commercio del Sud-Est sono stati in pratica boicottati da tutte le compagnie aeree, anche da quelle che inizialmente avevano manifestato interesse.

In ogni azienda privata, quando non si raggiungono gli obiettivi o si cede il controllo, oppure si sostituiscono i Dirigenti. Per l’Aeroporto di Comiso si prosegue ad umiliare il territorio, attingendo alle tasche di noi cittadini.