Capitale italiana dell’arte contemporanea, Gibellina finalista
La “Capitale italiana dell’Arte contemporanea” è un’iniziativa del Ministero della Cultura che si affianca alle già esistenti “Capitale italiana della Cultura” e “Capitale italiana del Libro”.
Il Ministero della Cultura rende noto che la giuria per la selezione della città “Capitale italiana dell’Arte contemporanea” per l’anno 2026, presieduta da Patrizia Sandretto Re Rebaudengo e composta da Sofia Gnoli, Walter Guadagnini, Renata Cristina Mazzantini e Vincenzo Santoro, ha scelto i 5 progetti finalisti dopo aver esaminato le 23 candidature pervenute.
Parteciperanno, dunque, alla fase finale della selezione i seguenti Comuni, con i dossier di seguito indicati:
- Carrara (MS): “Carrara – Da 2000 anni contemporanea”
- Gallarate (VA): “La Cultura del Fare. Il Fare della Cultura”
- Gibellina (TP): “Portami il futuro”
- Pescara (PE): “Pescara città contemporanea – Una porta aperta ai sogni”
- Todi (PG): “Ponte contemporaneo”
«Desidero esprimere la più sentita vicinanza oltre che un plauso per la candidatura di Gibellina a Capitale italiana dell’arte contemporanea. Il fatto che la città sia tra le cinque finaliste ci riempie di orgoglio e testimonia l’attrattività culturale dell’Isola, impegnata sempre di più nella valorizzazione del proprio patrimonio artistico e storico». Lo dichiara l’assessore ai Beni culturali e all’identità siciliana Francesco Paolo Scarpinato, con riferimento all’inserimento della città tra le cinque finaliste per il prestigioso titolo, annunciato dal Ministero della Cultura.
«Gibellina, con la sua storia di rinascita, è un esempio virtuoso di come il dolore e la distruzione possano trasformarsi in bellezza e riscatto, diventando simbolo di un’identità culturale forte e proiettata nel futuro – aggiunge Scarpinato – Questo traguardo è motivo di grande soddisfazione e incoraggia la Sicilia a proseguire lungo il cammino della promozione dei suoi beni culturali».
