Che fine hanno fatto le edicole? Stanziati 5 Mln dalla Regione. Ma serviranno?

E sì, questa domanda è proprio calzante, visto che in Sicilia delle quasi 5 mila edicole che coloravano piazze e stradine delle nostre cittadine, ne sono rimaste meno di 3 mila. Per l’esattezza, su un totale di 4.799 che risultavano attive, emerge che 2.051, vale a dire il 42,74%, abbiano cessato l’attività o che siano state cancellate dal registro delle imprese. A sopravvivere sono appena 2.748.
Il dato, in realtà, appare ancora più impietoso se si considera il fatto che di queste sopravvissute solo 697 sono quelle che svolgono l’attività in via prevalente o primaria, sintomo della perdita di interesse nei confronti della carta stampata. Tanto che per non andare in perdita in molte hanno deciso di ampliare l’offerta, occupandosi anche di altri tipi di vendite.
La carta stampata oggigiorno sta attraversando un profondo periodo di crisi, il più lungo e deleterio della storia. Dalla sua invenzione a oggi, il mondo della tipografia ha subito notevoli cambiamenti, evolvendosi e avvicinandosi sempre di più alle nuove tecnologie ed ai nuovi supporti digitali.
Per tornare sui dati e sull’emergenza siciliana, l’Irfis-FinSicilia ha completato in questi giorni l’erogazione del cosiddetto “Bonus edicole Sicilia”, ovvero i contributi regionali a fondo perduto in favore di edicole e agenzie di distribuzione e servizi di stampa. A renderlo noto l’assessorato regionale dell’Economia che, a fine 2023, aveva curato lo stanziamento da cinque milioni di euro a sostegno di un settore duramente colpito da cali di vendite, rialzo dei costi e crisi dell’editoria.
In totale, dopo la stesura delle graduatorie a inizio marzo, sono stati erogati 292 contributi, fino a cinquemila euro ciascuno, a edicolanti di tutte le nove province siciliane, oltre a bonus per un valore complessivo di 500 mila euro in favore di sei aziende di distribuzione.
«La Regione Siciliana – afferma l’assessore Marco Falcone – in questi mesi è corsa in aiuto di tutto il mondo dell’editoria, non solo con i contributi a siti, giornali, radio e tv, ma anche dando sostegno alle edicole e ai soggetti che curano la distribuzione dei materiali editoriali. Un plauso all’Irfis che, con rapidità ed efficienza, ha curato le selezioni e recapitato il “Bonus edicole” a tutti coloro che potevano beneficiarne, facendo sì che il Governo regionale mantenesse l’impegno assunto. Siamo già a lavoro per rimettere in circolo anche le economie del bando. Nei momenti più difficili, le istituzioni hanno il dovere di stare accanto al tessuto socio-economico dell’Isola».
Certamente, le intenzioni sono sempre positive quando un Assessorato attento come quello di Falcone, si spende per le realtà che un tempo erano fiorenti e che ora sembrano morenti. Ma sorgono spontaneamente obiezioni ed il dubbi sulla tempistica di tale intervento. Non è troppo tardi e quindi inutile, stanziare adesso 5 Milioni di Euro? L’era digitale ci ricorda sempre di più che giornali cartacei e, di conseguenza, le edicole, vivono una crisi che appare sempre più ‘irreversibile’. Non si poteva utilizzare meglio una somma così importante? Ma come si suol dire: ‘Chi vivrà, vedrà!’.