Comunicare il ‘Sacro’: l’esempio di Nino Baglieri

“Comunicare il sacro” è approdato a Modica, dopo Catania e Taormina. Un momento di riflessione che ha coinvolto ed emozionato i tanti presenti grazie al ricordo di Nino Baglieri. Il seminario è stato promosso dall’Ordine dei Giornalisti di Sicilia e dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti e organizzato dall’Ucsi Sicilia, in collaborazione con la Diocesi di Noto, i Salesiani di Sicilia, il Comune di Modica, i Volontari con Don Bosco e l’Associazione Amici di Nino Baglieri.
La storia di Nino Baglieri è stata esempio tangibile della presenza del ‘sacro’ nelle vicende umane, illuminando le vie impervie dell’esistenza, provate dalla sofferenza e dalla disperazione, e rappresentando il tentativo ben riuscito di varcare la soglia del Mistero.
Nino Baglieri visse inchiodato alla sua “croce” per quasi 39 anni, la sua carrozzina. Un incidente sul lavoro a 17 anni, lo rese immobile, e nella sofferenza incontrò la conversione, la “Luce”. Muoveva solo la testa e così scoprì di riuscire a scrivere con la bocca.
Questo fu il punto di svolta della sua vita; infatti iniziò a comunicare con il mondo ed a testimoniare la gioia di vivere, immolandosi quotidianamente con la sua sofferenza, per il bene del prossimo.