Con la salute non si scherza, mai! L’Asp di Enna dovrebbe ricordarlo

Con la salute non si scherza, mai! L’Asp di Enna dovrebbe ricordarlo
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La Direzione strategica dell’Azienda sanitaria provinciale di Enna ha deciso di assumere due medici argentini: l’ortopedico Ariel Alejandro Robol e la ginecologa Micaela Rodriguez Turi. Robol, di 36 anni, è specializzato in Ortopedia e traumatologia dell’adulto e del bambino, con esperienza in artroplastica dell’anca e del ginocchio, artroscopia del ginocchio e chirurgia traumatologica d’urgenza. Rodriguez Turi, di 32 anni, è specializzata in ostetricia ad alto rischio e ha lavorato in un ospedale di Buenos Aires, dove si effettuano oltre 2.500 parti all’anno.

L’entusiasmo palesato da molti, purtroppo non riesco a condividerlo. Nessun dubbio sul curriculum dei due medici, ma qualche preoccupazione mi nasce spontanea. E parto subito con la ‘parolina magica’ Equipollenza: i titoli accademici di studio stranieri non hanno valore legale in Italia, pertanto, qualora debbano essere utilizzati nel nostro paese in vari ambiti, è necessario chiederne il riconoscimento. Le forme di riconoscimento seguono la procedura di equipollenza e di equivalenza.

In parole povere, alcuni medici siciliani, dopo anni e anni di formazione, studio, sacrifici economici, ecc. vedono delle lauree conseguite all’estero ritenute, così in automatico, senza avviare la famosa procedura per l’ottenimento dell’equipollenza citata poc’anzi, valide, a tal punto che in corsia verranno affiancati dai colleghi stranieri.

Altra ‘parolina magica’ Protocollo: il ‘protocollo medico-sanitario’ è uno strumento che stabilisce le procedure mediche, gli esami e gli accertamenti di laboratorio previsti nei vari casi che si presentano al personale medico. Per dirla in parole povere, ‘le regole’ e ‘l’iter’, a cui ogni dottore si attiene per guarirci.

Non voglio disquisire sui tantissimi fraintendimenti che potrebbero nascere per la lingua differente al momento di indicare uno specifico farmaco e la sua posologia. Ma ritengo corretto e doveroso sottolineare che si sta parlando della salute della gente, che merita una sanità pubblica adeguata alle necessità.

Abbandoniamo il numero chiuso nelle tante Facoltà di Medicina italiane, così si potrebbe sopperire alla carenza di personale medico, non con i medici stranieri.

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