Confronto a Montecitorio sul ‘Disagio giovanile’, presente anche l’Ars di Rosolini

Il contrasto del disagio giovanile nella società contemporanea: questo il tema centrale di un importante convegno nazionale rivolto a tutti i protagonisti ed attori del settore sociale, scolastico e del mondo del volontariato. Questo momento di riflessione è stato promosso ed organizzato dall’Associazione di volontariato “Per vivere insieme odv” e si è svolto nella prestigiosa Sala ‘Regina’ di Montecitorio. A confrontarsi sul disagio giovanile un illustre tavolo di relatori, rappresentato da psicologi, psicoterapeuti, pedagogisti, personalità di spicco del mondo ecclesiastico, del sociale e politico, che hanno espresso spunti e chiavi di lettura sulla tematica dell’evento.
Ad introdurre i lavori, il Presidente dell’Associazione “Per vivere insieme odv”, Dott. Luigi Avveduto, che ha ringraziato i presenti e tutti i volontari che ogni giorno si spendono senza risparmiarsi. A seguire, l’avvio degli interventi moderati dal Vice Presidente di Vivere Insieme, il Dott. Salvatore Latino. A rafforzare il focus dell’incontro, la partecipazione del Vicepresidente della Camera, On. Fabio Rampelli, presente in aula per i saluti conclusivi.
Tra questi presente anche la scuola Professionale ‘A.R.S. Arti e Mestieri’. In tale occasione è stato dato un importante contributo dalla Dott.ssa Anita Latino, in qualità di rappresentante di tutte le sedi A.R.S. Istruzione e Coordinatrice della sede di Rosolini, presentando il modello educativo della scuola con un intervento teso a sottolineare quanto il disagio scolastico possa determinare uno stato emotivo disadattivo, caratterizzato da comportamenti disfunzionali che possono sfociare anche in una mancata partecipazione alla vita sociale scolastica, spiegando come tale situazione dipenda sempre da fattori individuali, familiari, socio-culturali, oppure da difficoltà cognitive e disturbi di apprendimento.
Di questi la scuola, in qualità di istituzione educativa, è tenuta a farsi carico, attraverso percorsi scolastici ad hoc e strategie pedagogiche come l’Outdoor Education, il Cooperative Learning e il potenziamento delle Life skills.
Nel caso specifico tutte le scuole A.R.S. fanno questo: accogliere studenti tra i 13 e i 17 anni, in un sistema formativo integrato, basato su un rapporto sinergico e bidirezionale tra scuola e territorio, per poter raggiungere una serie di obiettivi per i giovani, come buona riuscita scolastica, riduzione dei comportamenti devianti, recupero sociale, acquisizione di abilità e competenze da investire nel mondo del lavoro.