Dal 7 marzo a Palermo la rassegna crossmediale “PrimaVera Contemporanea”

Dal 7 marzo a Palermo la rassegna crossmediale “PrimaVera Contemporanea”
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Ci sono le spinte verso nuovi linguaggi, i progetti di comunità, residenze artistiche, i giovanissimi, i grandi che arrivano da lontano con la voglia di sperimentare. C’è un’aria nuova a Palermo, una rinascita concreta fatta di note che si intersecano, si scontrano, si rinnovano e soprattutto, arrivano ovunque, stringono rapporti. PrimaVera contemporanea è nata proprio dalla voglia di innamorarsi ogni volta di nuovi linguaggi, sperimentare e lottare: una nuova PrimaVera di rinascita e risveglio, dialogo tra linguaggi, amicizie e improvvisazioni: un’ondata di note, sperimentazioni cross mediali.

La rassegna PrimaVera Contemporanea, nel segno di Lelio Giannetto fondatore e anima di Curva Minore, curata dalla moglie Valeria Cuffaro, si aprirà venerdì prossimo 7 marzo alle 21.15 nello spazio multifunzionale della Sala Perriera ai Cantieri culturali alla Zisa: primo di una serie di venti appuntamenti – compresi due workshop, tenuti da Francesco Giomi ed Ernst Reijseger che poi confluiranno in altrettante performance live con i partecipanti – sarà un esperimento che va, con il jazz, oltre il jazz per un trio capace di immergersi in un futuro di sogni e visioni. The Elephant è nato nel 2017 da Gabriele Mitelli e la sua tromba, corredata di pedali ed effetti elettronici; Pasquale Mirra che si muove tra vibrafono e sintetizzatori; e Cristiano Calcagnile tra percussioni e batteria. “In the Room” è il loro primo album come trio.

Il 14 marzo le “sculture sonore” create da un “liutaio elettronico” come Dr.Truna al violoncello preparato, mentre proietta due suoi video preregistrati, quindi si triplica e si riproduce. Preceduto da un workshop, il 21marzo il fiorentino Francesco Giomi: vero regista del suono, collaboratore di Luciano Berio, improvvisatore imprevedibile innamorato del live electronics, Giomi lascia momentaneamente la fucina di Tempo Reale per unirsi prima al chitarrista elettronico Francesco Canavese; poi ai partecipanti al laboratorio, in un unico movimento collettivo guidati da un “animatore”, ognuno padrone fino in fondo del proprio strumento. Esperimenti jazz inusuali con onde elettroniche, anche per il Trio Genera che il 28 marzo presenta il primo album, “Active Obserbation”. Siamo al secondo workshop, tenuto dal violoncellista Ernst Reijseger, compositore per Werner Herzog, sperimentatore e innovatore: sarà a Palermo per una tre giorni a lui dedicata, il 30 marzo sonorizzerà dal vivo immagini da film da lui musicati, dimostrando quanto uno strumento nato classico (nel suo caso, un violoncello elettrico a 5 corde) possa piegarsi a un uso non convenzionale. Workshop su strumenti ad arco e un concerto con i partecipanti (1aprile). Con Sasha Lattuca si entrerà invece in un’esperienza immersiva, un viaggio sonoro sospeso tra scrittura e improvvisazione: il pianista, a un giorno dal debutto dell’album Piano in Space, proporrà un concerto speciale in trio con la tromba evocativa di Filippo Schifano e il sax profondo di Marco Ardizzone (5 aprile).

Sarà invece un’intrusione in atmosfere funky e psichedeliche, periferie urbane e post industriali dell’est Europa come nei club berlinesi, il progetto Land of Monkeys del Trio Underoof (il batterista Goran Milosevic, il bassista Roberto Fiore e Alfredo Giammanco a elettronica e percussioni) il 6 aprile. Un ritorno gradito e atteso quello del pianista errante americano, ormai di casa a Curva Minore, Thollem McDonas che si unirà ancora una volta alla SIO, la Sicilian Improviser Orchestra fondata da Lelio Giannetto, il più importante ensemble siciliano di livello internazionale: l’11 aprile McDonas suonerà con la SIO e il 12 si lascerà sedurre ancora una volta dal sax della messinese Maria Merlino per la prima esecuzione dell’album “Ritrovarsi”.

Un progetto speciale quello del 17 aprile ospiti del Teatro Massimo: quattro flauti solisti – Gianni Trovalusci, Alessandra Rombolà, Alessandro Lo Giudice e Eva Geraci – si uniranno a cento giovani e giovanissimi flautisti per eseguire un brano di grandissima intensità emotiva composto da Salvatore Sciarrino nel 1997, “Il cerchio tagliato dei suoni”, suoni di migrazioni e ritorni: coinvolte scuole medie e licei musicali di Palermo e della provincia, mentre gli studenti dei Conservatori di Palermo e Trapani faranno da tutor ai ragazzi. Tra il 7 e il 9 maggio tre diversi concerti con protagonisti il pianista rumeno Lucian Ban e il violista statunitense Mat Maneri che si ritroveranno sulle tracce di Béla Bartók nel suo viaggio nella musica popolare dalla Transilvania, in questo caso reinventato in chiave contemporanea, tra improvvisazioni e jazz.

Sarà una vera sorpresa il debutto del nuovo progetto Canto Trio con Marco Colonna, clarinettista straordinario, tra i più amati interpreti di jazz e musiche improvvisate. Chiude la tre giorni, un concerto con la SIO. Gli ultimi due appuntamenti in cartellone guarderanno all’Isola: il 22 maggio il fisarmonicista di stanza a Bruxelles, Carlo Sampaolesi e il contrabbassista Pietro Elia Barcellona esploreranno come duo ARIA il repertorio contemporaneo e proporranno in prima assoluta un nuovo brano, “Improvvisazione n.1”. Si chiude il 29 maggio accogliendo “Pakkione”, pupazzi sdruciti che si esprimono con un meta-linguaggio sonoro: progetto del polistrumentista Valerio Mirone (guzheng, voce e strumenti elettroacustici) con la partecipazione della violinista italo spagnola Eloisa Manera al violino, voce ed elettronica.

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