Forza Italia-Sicilia vincente alle urne, ma sempre umiliata a Roma

Forza Italia-Sicilia vincente alle urne, ma sempre umiliata a Roma
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Non basterà di questo passo, neanche più del 23,6% dei voti raccolti alle recenti elezioni europee, per avere il giusto rinascimento a livello nazionale della compagine siciliana di Forza Italia.


Forza Italia-Nazionale con in testa il Segretario Antonio Tajani, attualmente Vicepremier al Governo, non ha previsto nessuna ‘poltrona’ di peso per rappresentanti siciliani inseriti nel partito che guida.
Né un Ministro, né un Viceministro, né un Presidente di Commissione, incarichi riservati solo ad esponenti del partito di altre regioni, dove il consenso di Forza Italia ha avuto numeri ad una sola cifra. Bisogna anche dire che l’attuale vertice di Forza Italia in Sicilia non ha avuto la forza di ‘chiedere ed ottenere’, mostrando una debolezza chiara ed evidente nel contesto nazionale, che si ripercuote in un abbandono del territorio siciliano.


Si sono finiti i tempi delle decisioni unilaterali del Presidente e Leader indiscusso Silvio Berlusconi, che sceglieva personalmente i nomi per gli incarichi (Antonio Martino Ministro, Stefania Prestigiacomo Ministro, Marianna Li Calzi Sottosegretario, Gianfranco Miccichè Sottosegretario, … ).


Il Coordinatore Regionale, Marcello Caruso, uomo legatissimo al Governatore Renato Schifani, dovrebbe pretendere ‘rispetto’ per il suo elettorato siciliano (La Sicilia è una regione con più di 5 milioni di abitanti), e valorizzare la scelta effettuata nelle urne.


L’elettorato potrebbe sentirsi ‘utilizzato’ e non ‘rappresentato’ a livello nazionale. La Sicilia è da sempre un ottimo bacino di voti per collocare in un collegio sicuro i rappresentanti politici provenienti da altre regioni, che, se collocati diversamente non sarebbero oggi né senatori, né deputati (ad esempio: Marta Fascina- collegio Provincia di Trapani).

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