Paghe di 1.60€ l’ora, senza ferie o riposi in un supermercato: scattano gli arresti

Paghe di 1.60€ l’ora, senza ferie o riposi in un supermercato: scattano gli arresti
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Avrebbero costretto i dipendenti a turni massacranti di oltre 60 ore settimanali per paghe da fame, anche a 1,60 euro l’ora, negando riposi e ferie. Un “risparmio” illecito di quasi tre milioni, che poi sarebbero stati riciclati. A Biancavilla, il rappresentante legale e il direttore commerciale di un noto supermercato, affiliato alla grande distribuzione, sono finiti ai domiciliari con l’accusa di intermediazione illecita, sfruttamento del lavoro e autoriciclaggio. La società è ora sotto sequestro, gestita da un amministratore giudiziario.

Dagli accertamenti è emersa la presenza di 37 lavoratori che sarebbero stati impiegati per un numero di ore nettamente superiore rispetto a quelle previste da contratto e dalla contrattazione collettiva di settore, con retribuzioni che, nei casi più gravi, si sarebbero attestate ad 1,6 euro l’ora e con stipendi mensili di 7/800 euro per i giovani a fronte di oltre 60 ore settimanali di lavoro.

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