Palermo si ferma nel ricordo della strage di Capaci

Palermo si ferma nel ricordo della strage di Capaci
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Oggi Palermo si ferma ancora una volta per ricordare Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e gli agenti di scorta Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani, a trentatrè anni dalla strage di Capaci. Una giornata tra ricordi e testimonianze, simboli e partecipazione collettiva, che avrà il suo culmine alle 17.58, l’ora esatta dell’attentato, quando il silenzio della tromba della Polizia di Stato risuonerà intorno all’Albero Falcone.

«Da 33 anni Palermo ricorda il 23 maggio, il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo, gli agenti della scorta Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo e tutti i suoi martiri che hanno sacrificato la propria vita nella lotta alla mafia.

Da oggi rinnoveremo ogni giorno la memoria anche grazie al Museo del Presente di Palazzo Jung, realizzato dalla Città Metropolitana di Palermo e dalla Fondazione Falcone. Uno spazio che diventa testimonianza viva da trasmettere soprattutto ai giovani per provare a guidarli verso il processo di cambiamento voluto dal giudice Falcone.

Ma la città non cambia in un colpo solo o per merito di un singolo. Ognuno deve fare, quotidianamente, la sua parte. Le istituzioni, in particolare, hanno il compito di rafforzare la presenza dello Stato sul territorio con un’azione amministrativa capace di portare il cambiamento e rigenerare le comunità, in stretto raccordo con le forze dell’ordine.

Questa amministrazione comunale ha realizzato numerose azioni per la legalità, convinti che servano esempi concreti, con l’intento di portare avanti idealmente l’azione di grandi uomini dello Stato come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e forniscono opportunità e strumenti per sedimentare una rinnovata cultura della legalità».

Lo dichiara il sindaco Roberto Lagalla, che ha partecipato oggi alle commemorazioni del 23 maggio a Palazzo Jung.

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