Proloco Marzamemi: continua a non saldare molti fornitori
E’ una continua alzata di scudi contro la Proloco Marzamemi. Ci giungono in redazione, infatti, informazioni e sviluppi preoccupanti. A quanto pare, la Proloco Marzamemi APS non ha saldato e non salda molti fornitori.
Questa Proloco in questione è un’Associazione, purtroppo, molto chiacchierata, per non dire peggio. Vi ricordate lo scandalo legato al “Marzamemi Cinefest”? Dopo il polverone mediatico e sociale, che ha puntato l’attenzione dell’opinione pubblica non sulle bellezze indiscusse del territorio di Marzamemi, ma sul salto temporale e fantasioso dalla 4^ Edizione alla 6^ del “Marzamemi Cinefest”, fatto dalla Proloco, e sulla revoca del contributo di ben 34.142,00 euro della Sicilia Film Commission.
I fornitori non pagati non sono riconducibili solamente a questa discussa edizione del Cinfest, come si potrebbe erroneamente pensare, ma sono alcuni fornitori che hanno prestato la loro alta professionalità anche negli anni precedenti. Alcuni di quest’ultimi sono stati pagati parzialmente con acconti, senza avere certezze dei saldi, pur pretendendo la Proloco Marzamemi regolare emissione della fattura per l’intero importo. Bisogna, poi, specificare che gli accordi non onorati prescindono dall’arrivo o meno dei contributi regionali. Anche alcuni artisti e personaggi rinomati invitati hanno avuto uguale trattamento nei pagamenti. Quindi, si riscontra così costantemente una sorta di ‘Modus operandi’ della Proloco Marzamemi nel disattendere gli accordi pattuiti.
Come cari lettori potete immaginare, questa è materia per gli avvocati che si sono già attivati; infatti, in parecchi hanno già dato mandato ai loro legali di fiducia al fine di riscuotere le somme dovute, che la Proloco Marzamemi sembra aver dimenticato di dover saldare.
Detto ciò, non ci resta che fare appello al Presidente della Regione, Renato Schifani, affinchè anche in futuro vigili attentamente su richieste di contributi pubblici da parte di questa associazione, perchè non è possibile concedere i fondi pubblici a chi opera con questo sistema.
