Sigarette di contrabbando da Tunisia ed Est Europa: smantellate due organizzazioni criminali

Sigarette di contrabbando da Tunisia ed Est Europa: smantellate due organizzazioni criminali
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Le sigarette di contrabbando arrivavano dal Nord Africa e dall’Est Europa. Venivano poi smerciate da due organizzazioni criminali nel trapanese e nel palermitano. La prima, diretta da un tunisino e attiva prevalentemente tra Marsala, Mazara del Vallo e Petrosino, si riforniva principalmente dalla Tunisia attraverso l’utilizzo di imbarcazioni da pesca.

La seconda, capeggiata da un palermitano, si avvaleva della mediazione di tre napoletani, stoccando grossi quantitativi di bionde dei maggiori marchi in magazzini dislocati in aree ad alta densità criminale, per poi distribuirli in maniera capillare in tutta la provincia grazie a un’articolata rete di rivenditori.

Un giro smantellato dall’operazione “Smoke trail” della Guardia di Finanza di Palermo e dalla Procura Europea che ha portato a 16 arresti, due ai domiciliari, per associazione per delinquere transnazionale finalizzata al contrabbando di sigarette. Altri sette gli indagati. Attività e perquisizioni sono in corso nelle province di Palermo, Trapani e Napoli.

Altri 7 arresti in flagranza nel corso delle indagini, durate due anni, oltre a molteplici sequestri per complessive 22 tonnellate di sigarette di contrabbando dei più noti marchi (Marlboro, Wiston, Regina, Merit, Chesterfield, Philip Morris), che, se immesse sul mercato, avrebbero fruttato circa 4 milioni di euro, per un danno all’UE di circa 850.000 euro (pari ai dazi doganali non riscossi).

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