Caro spesa: 50 Euro al giorno non bastano più!
Il post Covid continua a rendere sempre più povere le famiglie, ormai sono terminati anche i risparmi per tamponare l’eccessivo aumento dei prezzi, che da una situazione provvisoria è diventata definitiva.
Mentre gli stipendi e le pensioni sono rimasti pressoché uguali, si registra uno spropositato aumento in tutti i settori compreso quello dell’ agroalimentare.
Anche se siamo diventati più parsimoniosi e non sprechiamo cibo come prima, purtroppo la realtà registra sollazzo per le famiglie: anche con 50€ al giorno non si riesce più a fare la spesa, il carrello è sempre più vuoto.
Inoltre, ci scontriamo anche con una triste realtà che molti ignorano: anche con l’aumento dei prezzi, le confezioni sono ridotte in porzioni e contenuto.
Le strategie di marketing dei prodotti sembrano anche trarre in inganno i consumatori, applicando lo stesso packaging che in realtà è di dimensioni più ridotte.
Da 1,5 litri si è passata ad 1,35 per le bibite, poi si è ridotto ad 1 litro, oggi a 0,900 ml a bottiglia. Per la pasta si riscontrano “offerte” per un quantitativo di 750gr e non più 1Kg.
Lo yogurt, poi, dopo l’apertura si riscontra un vasetto che sembra molto più vuoto, rispetto al passato.
Continuando così, con un’inflazione reale sempre alta, le famiglie dovranno rinunciare a molti alimenti che permettono una sana dieta mediterranea, che comprende frutta, verdura e pesce, optando per il più economico cibo spazzatura.
Si auspicherebbe un intervento normativo sulla trasparenza, un più incisivo impegno delle associazioni dei consumatori e che nella filiera economica non si verifichino più eccessivi aumenti del prezzo iniziale.