Concerti all’Orto Botanico: apre la Stagione ‘La Primavera’ di Beethoven

Concerti all’Orto Botanico: apre la Stagione ‘La Primavera’ di Beethoven
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Sarà la Sonata n.5 “La Primavera” di Beethoven interpretata da Franco Mezzena al violino e Stefano Giavazzi al pianoforte, ad aprire domenica (10 novembre) alle 19 alla sala Lanza dell’Orto Botanico, il ciclo dei sei preziosi concerti da camera che segnano il ritorno autunnale dell’Associazione Kandinskij. Ciclo che si chiuderà con l’integrale delle otto Sonate per violino e clavicembalo di Bach, divise in due concerti all’Oratorio di san Lorenzo e affidate Jeremie Chigioni e Basilio Timpanaro. La Kandinskij vara quindi la sua nuova stagione, la trentatreesima dal 1991, anno della sua fondazione. Un’attività che non si è mai fermata, tra concerti e didattica, e che ospita ogni anno protagonisti europei, al fianco di musicisti siciliani di altissimo livello. Il cartellone – forte di una trionfale stagione estiva – schiera sei appuntamenti tra il 10 novembre e il 15 dicembre tra l’Orto Botanico, l’Oratorio di San Lorenzo e Palazzo Bonocore; con programmi musicali prevalentemente rivolti alla grande tradizione musicale europea, ma che non disdegnano scorribande alternative.

L’avvio è dunque affidato domenica prossima a uno dei più prestigiosi duo della scena concertistica internazionale: il violinista Franco Mezzena e il pianista Stefano Giavazzi propongono l’amatissima Sonata op.24 n. 5 di Beethoven detta “La Primavera” e la popolare Tzigane op. 76 di Maurice Ravel, nella prima versione originale per violino e pianoforte. E l’evocativa Suite su temi ebraici “Baal Shem” del compositore svizzero statunitense Ernest Bloch. Domenica 24 novembre sempre alle 19 all’Orto, sarà la volta del collettivo musicale Rah Goo formato da Xuan Arfenoni (sax), Aki Spadaro (organo e synth), Sergio Schifano (chitarra elettrica), Luca La Russa (basso), Manfredi Crocivera (batteria). È una proposta abbastanza nuova per l’associazione Kandinskij che ha voluto inserire nel suo cartellone questa originale e innovativa formazione elettrica del Collettivo Rah Goo con una ricetta musicale esplosiva e invitante in cui tradizione e sperimentazione si fondono nell’improvvisazione. Domenica (1 dicembre) ci si sposta all’Oratorio di San Lorenzo per ascoltare il raffinato ensemble barocco Ellipsis in formazione desueta di due oboi, fagotto, violoncello e clavicembalo (Carlo Cesaraccio e Georgij Tarasov, oboi; Emanuel Sint, fagotto; Elisabetta Soresina, violoncello e Chiara Nicora, clavicembalo).

Il quintetto offre una preziosa e rara occasione di ascolto di due Trio Sonate del compositore ceco Jan Dismas Zelenka considerato come il Johann Sebastian Bach di Praga. Domenica 8 dicembre a Palazzo Bonocore, un’altra incursione autorizzata: The Bass Quartet è una formazione da camera – formata da Francesco Maranto (clarinetto), Filippo Barracato (fagotto), Nicola Mogavero (sax), Davide Leone (tuba) – che spazia dalla musica classica (Mozart, Ponchielli), alle colonne sonore (Nino Rota, Henry Mancini), alla musica leggera (Beatles) ai musical, ma sente il fascino dei Rag americani di Scott Joplin. Per questo concerto affiancheranno Berlioz, Barberi, Morricone, Shostakovich e Piazzolla. La chiusura della rassegna è affidata ad un doppio concerto: il 14 e 15 dicembre all’Oratorio di San Lorenzo l’occasione unica di ascoltare l’esecuzione integrale delle Sonate per violino e clavicembalo di Bach. Il violino barocco di Jeremie Chigioni e il clavicembalo di Basilio Timpanaro affronteranno infatti le Sei sonate BWV 1014-1019, le due per violino e basso continuo BWV 1021 e 1023, che già nel 1802 Forkel, primo autorevole biografo di Bach, indicava come i più alti capolavori strumentali bachiani. Due concerti consecutivi, a gruppi di quattro in ordine cronologico, per un’occasione unica di ascolto antologico di otto pagine musicali fondamentali della cultura europea del Settecento barocco.

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